All’interno delle attività rìabilitative psicosociali, che annualmente vengono programmate dalla Comunità, ha suscitato grande interesse nei nostri ospiti la possibilità di frequentare il Liceo Artistico per affrontare con gli studenti un percorso artistico pittorico finalizzato alla realizzazione dei Murales.

Grazie alla disponibilità ed alla collaborazione del Dirigente dell’Istituto Prof. Ciro Maddaluno e del Docente prof. Maurizio Governatori, è stato possibile superare antichi pregiudizi per vivere uno spazio, lavorativo ed elaborativo, che ha facilitato l’integrazione, facendoci scoprire capacità creative ed artistiche nei nostri ospiti, finora mai espresse.

L’iniziativa, che è stata inserita nel curriculum formativo degli alunni per l’anno scolastico 2002-2003, ha permesso così uno scambio esperienziale ed emotivo davvero arricchente.

Nella diversità, questi due gruppi, hanno trovato il loro punto d’incontro nel segno grafico pittorico che li ha entusiasmati, emozionati ed incoraggiati a pensare che si può, quindi si deve. Per rendere tutto ciò visibile, attraverso la mostra dei Murales, il 4 Giugno 2003 in Comunità è stato organizzato un incontro con familiari, amici, operatori, associazioni culturali e rappresentanti delle istituzioni.

Una nostra ospite ha scritto: “l’idea dei Murales è stata davvero ottima. Sono fiera di questo lavoro perché è stato per me di grande sollievo e di indubbia soddisfazione.”
E un’altra: “il mio lavoro sui Murales ha riguardato la parte relativa al Paradiso; la visione del Paradiso è bellissima ed invita ad una vita bella e solare”.

Sono solo alcune delle impressioni riportate dai nostri ospiti che abbiamo raccolto con vero entusiasmo; la loro umanità, sensibilità e capacità di trasmettere emozioni rafforzano il nostro impegno nei loro confronti che è, da un lato, cogliere ogni possibile opportunità per costruire con loro un futuro meno difficile e meno faticoso del vivere, dall’altro permettere a chi è lontano da questo mondo di avvicinarsi e di conoscerlo. Solo così i pregiudizi e i luoghi comuni nei confronti della malattia mentale possono cadere lasciando il giusto spazio alla comprensione reciproca, alla solidarietà, alla tolleranza; valori di cui la nostra collettività ha sempre più bisogno se vuole dichiararsi civile, democratica e umana nei confronti di chi, non per sua scelta, affronta faticosamente il vivere quotidiano.

Presidente Comunità Gruppo Famiglia
M.Anna Arras